BASTIONE SAN FRANCESCO

BASTIONE DI SAN FRANCESCO

Il bastione (in termini di architettura militare sarebbe più giusto parlare di mezzo bastione) San Francesco è opera di Michele Sanmicheli. Realizzato negli anni 1551-1552 dal grande architetto veronese è, con il bastione di Spagna e con le porte Nuova e del Palio, quanto resta della cinta cinquecentesca veneziana di destra Adige, dopo le demolizioni operate dalle truppe napoleoniche. Il bastione incorporava la torre Scaligera di S. Antonio che chiudeva sull’Adige la cinta di Cangrande. L’opera ha la forma geometrica di un trapezio con un lato lungo sul fiume. La grande muraglia con rivestimento in cotto si eleva a scarpa fino al toro e verticalmente fino al terrapieno superiore. Le postazioni di artiglieria erano nella piazza bassa del fianco destro.

Struttura del bastione

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La sua importanza storica, architettonica e paesaggistica è fuori discussione, ma non ha impedito un degrado, comune a gran parte della cinta urbana, ma qui ancora più accentuato. La breccia stradale lo ha marginalizzato; le costruzioni abusive sorte alla fine della guerra, lo hanno ricoperto e nascosto, tanto che non è più riconoscibile come opera di fortificazione. Attualmente ancora di proprietà Demaniale, dopo la II Guerra Mondiale è stato in balìa dell’abusivismo edilizio di necessità, abusivismo che si è protratto oltre misura negli anni, con passaggi di proprietà ed uso non solo abitativo ( qui vi si trovano ancora depositi e attività commerciali).

Legambiente Verona, da circa vent’anni impegnata nel recupero della Cinta Magistrale veronese, entra in contatto con gli occupanti della piazza bassa del bastione alla fine degli anni ’90 per trovare un accordo di valorizzazione e di apertura alla cittadinanza, ma è solo nel 2002 che Legambiente Verona riesce ad entrare nella piazza bassa per iniziare il lavoro di pulizia. Nel 2008 Legambiente entra al bastione con i volontari della Protezione Civile dell’associazione, per iniziare l’opera di sfalcio e di ripristino dal degrado dato dagli accampamenti creatisi negli anni. Nello stesso anno viene realizzata l’iniziativa “Puliamo il Mondo” che ha visto la partecipazione dei lavoratori dell’azienda KPMG.

Nel 2012 viene firmata con il Demanio dello Stato una formale concessione onerosa ( che prevede anche il pagamento degli arretrati dal 2008) che permette a Legambiente di poter iniziare i lavori di ripristino. Vengono realizzati i rilievi dell’area e viene presentato alla Soprintendenza per i beni Monumentali di Verona il progetto di recupero della piazza bassa con demolizione delle strutture abusive e ripristino della pavimentazione, nonché allestimento di un’area spettacoli.
Nel 2013 inizia la demolizione dei 3 edifici abusivi ubicati all’interno della piazza; vengono effettuati interventi di ripristino:
  • rimozione delle macerie derivate dalla demolizione degli edifici;
  • rilievi e ripristino sia manuale che con mezzo meccanico dei livelli originali della piazza;
  • viene riportato alla luce il ciottolato d’Adige che compone la pavimentazione
  • pulizia dai detriti della galleria di contromina e liberazione delle polveriere
  • realizzazione dell’impianto elettrico per l’illuminazione dell’area
  • taglio vegetazione infestante esterna alla piazza bassa

Il Comune di Verona ha collaborato attivamente per la rimozione dei depositi di eternit nella parte esterna alla piazza bassa, e per il conferimento in discarica dei materiali edili che si trovavano depositati sempre nella parte esterna.

Venerdì 18 Luglio 2014 il Bastione viene riconsegnato ai cittadini di Verona, questo prezioso tratto di fortificazione dimenticato ma riportato alle luce è ora fruibile da tutti.